Report evento – LA GESTIONE DEI FLUSSI FINANZIARI NELLE FASI DI ACQUISTO E VENDITA.

L’evento: La gestione dei flussi finanziari nelle fasi di acquisto e vendita. Proteggersi da rischi e imprevisti è possibile organizzato dal CDVM in collaborazione con ADACI, CDAF e Intesa Sanpaolo è stata l’occasione per confrontarsi anche insieme ad altri Club dell’Unione Industriale su temi importanti come l’internazionalizzazione, i fattori di rischio per chi porta una parte della propria attività fuori dai confini (es. mancato o ritardato pagamento, sistema creditizio e norme giuridiche diverse, contesti economici e politici) e il supporto per la gestione finanziaria delle attività produttive che banche e assicurazioni possono assicurare.

Durante l’incontro sono state presentate esperienze che hanno messo a confronto modi diversi di rispondere al momento di mercato, strumenti e strategie per tutelare gli investimenti aziendali.

Per agire in modo sicuro all’estero è necessario pianificare: è quanto emerso anche dagli interventi di Intesa Sanpaolo e GPA SpA che spesso sono a fianco delle aziende che decidono di andare oltreconfine. Dato il contesto internazionale, la tutela da rischi e i termini di pagamento sono  aspetti fondamentali per ridurre al minimo possibili sofferenze di cassa.

In un contesto internazionale, la dematerializzazione, il passaggio dal documento di carta a quello elettronico, è ad esempio un buon metodo per accelerare e tracciare i pagamenti, consentendo infatti soluzioni per la fatturazione e la conservazione sostitutiva a norma dei documenti anche con ottime garanzie di affidabilità, sicurezza e continuità nel tempo.  Alla base del processo di dematerializzazione è essenziale che in azienda ci sia la consapevolezza di cosa ciò comporti. Serve un commitment aziendale, ossia il coinvolgimento di tutte le funzioni e serve poter gestire il cambiamento in modo graduale in modo da permettere di controllare e nel caso rivedere gli obiettivi senza traumi.

Partnership, razionalizzazione e flessibilità produttiva sono strade percorribili per entrare in nuovi mercati.  Attraverso un filmato ad essi dedicato, Paolo Guazzone e Marbella Bianchi ci hanno raccontato l’esperienza delle proprie aziende nell’iter di  internazionalizzazione: due percorsi diversi, ma scelte di base per certi versi sovrapponibili.  COPAT (Paolo Guazzone) ha deciso si costruire il proprio mercato estero attraverso un approccio collaborativo e trasparente con aziende complementari in Germania e Francia, grazie a interscambi e accordi di distribuzione e vendita. MB Engineering (Marbella Bianchi) ha invece raccontato la propria esperienza di internazionalizzazione in Oriente, descrivendo come e con quali garanzie ha scelto di far dare la possibilità ai propri clienti di realizzare parte della produzione in Cina. Entrambi hanno sottolineato quanto possa gravare su un’attività produttiva uno sbilancio finanziario dovuto a tempi di produzione, di fatturazione e pagamento diversi di un altro Paese, e quanto sia importante porre l’attenzione al credito.

Le risposte per tutelarsi dal rischio del recupero crediti vanno dallo screening dei clienti, ai pagamenti anticipati, ma è in quest’ambito che il rapporto con le banche si svincola dal classico “fornitore-cliente” e diventa più simile a una partnership. Le banche possono ricoprire una preziosa funzione di supporto e consulenza per le aziende, aiutandole nella valutazione di nuove controparti, garantendole maggiormente dai rischi (così come le assicurazioni) e, soprattutto dando liquidità (es. smobilizzo crediti, monitoraggio continuo del merito creditizio ecc.).

In un momento storico caratterizzato dalla ridefinizione dei ruoli, le aziende hanno l’occasione di ridisegnare o strutturare ex novo il proprio posizionamento all’estero, approcciando i mercati con metodo invece di inseguire semplicemente le opportunità, anche grazie agli strumenti che banche e assicurazioni sono in grado di mettere a disposizione.

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